Sole 24ore: “In arrivo una nuova generazione di camion”, il commento di Gianandrea Ferrajoli, vicepresidente Federauto

Sole 24ore: “In arrivo una nuova generazione di camion”, il commento di Gianandrea Ferrajoli, vicepresidente Federauto

Tra una settimana la Commissione europea presenterà la sua proposta per introdurre limiti alle emissioni di CO2 anche per i mezzi pesanti. Poi comincerà l’iter con Parlamento e Consiglio Ue per fissare l’effettivo taglio, ma sarà importante il valore proposto inizialmente dalla Commissione. Così 35 tra grandi aziende e operatori di logistica e trasporto hanno scritto al suo presidente, Jean Claude Juncker, chiedendogli un taglio del 24% entro il 2025. Un obiettivo ambizioso, visto che i produttori nel loro position paper sulla questione hanno invece proposto un 7%. Vari osservatori ritengono realisticamente raggiungibile un 12-15%. Tutto andrà valutato anche alla luce di altri fattori, come l’eventuale introduzione dell’obbligo di vendere una quota minima di esemplari a emissioni zero (bisognerà vedere se collegata a eventuali bonus da spendere sul resto della gamma) e modalità più severe per i test di misura.

Ciò spiega molto del perché le aziende siano scese in campo, tanto che la organizzazione ambientalista Transport & Environment parla di «coalizione senza precedenti» all’insegna di un «messaggio chiaro: standard elevati sono buoni per il clima, per il business europeo e per l’innovazione». Ma i risparmi possibili vanno oltre: «La prossima generazione di camion – osserva Gianandrea Ferrajoli, vicepresidente di Federauto – consentirà il monitoraggio da remoto, quindi si potrà intervenire subito su eventuali guasti e anomalie e pianificare la manutenzione minimizzando il fermo in officina».

Infatti secondo lo studio dell’Icct (istituto no profit di ricerche ambientali)  l’efficienza energetica delle motrici dei camion può essere incrementata del 43% entro il 2030 con investimenti che si ripagherebbero in appena due anni. Nel conto entrano anche i risparmi in termini di consumo di combustibile (direttamente proporzionali alle emissioni di CO2). E già solo col taglio del 24% si stima che le aziende potrebbero risparmiare 7.700 euro l’anno su ogni camion.