Truck sharing, anche in Italia si condividono i trasporti pesanti

Truck sharing, anche in Italia si condividono i trasporti pesanti

L’ultima arrivata è VahGO, che promette di trasformare il settore: niente preventivi, ricevi una stima immediata e il sistema si occupa di tutti i passaggi.

Devi fare un trasloco ma non sai come fare? Devi spostare un grosso macchinario aziendale, un’automobile, uno scooter, oggetti voluminosi, elettrodomestici, mobili, barche, piramidi di scatoloni e sei già nel panico. Negli ultimi tempi la filosofia sharing, forse con meno paillettes e scintillio ma con una certa concretezza, ha coinvolto anche il settore dei trasporti e delle spedizioni pesanti e ingombranti. Uno di quelli in cui di spazio da condividere ce ne sarebbe eccome.

VahGO sarà online fra qualche giorno e nasce dall’idea del 33enne Fabio Maniglia, a sua volta fondatore della startup Jamnet. Il fondatore ha alle spalle alcuni anni di esperienza in un’azienda di trasporti, dove si occupava proprio di ottimizzare i carichi per aziende di produzione. In seguito ha aperto una società IT di sviluppo di applicazioni di cui VahGo è la prima creatura. Si tratta di un portale con un’interfaccia funzionale e un’impostazione chiarissima (dalla home si sceglie subito se si deve trasportare auto, moto, pallet, peso volume o carico completo). La piattaforma si occupa dell’intero percorso della spedizione. Dalla presa in carico al pagamento fino alla fatturazione, al tracking e alla consegna. Il principio si differenza dalle altre piattaforme perché ricorda un po’ quello di Uber: ti fornisce un’immediata stima del costo e si occupa di individuare un trasportatore che venga a ritirare il carico, comunicandotelo in due giorni al massimo. Nessun preventivo da attendere o analizzare, insomma, e sicurezza anche per chi effettua il trasporto, con pagamenti entro una settimana.

Soprattutto, rispetto ad altri competitor, si ottiene subito il prezzo finale del servizio con la garanzia che, entro 48 ore, VahGO troverà un partner a cui assegnare il lavoro, nel frattempo prepagato dal cliente che non aggiungerà un centesimo.

La piattaforma di truck sharing nasce dall’idea di un gruppo under 35 e muove da un’analisi impietosa del mercato dell’autotrasporto: secondo dati recenti il 38% dei camion viaggia a vuoto e il 62% con il carico a metà.