Come i giovani autisti possono dimezzare i costi di patente e CQC

Come i giovani autisti possono dimezzare i costi di patente e CQC

Acquisire una patente superiore e le abilitazioni professionali costa. E siccome gli autisti di veicoli pesanti scarseggiano, presumendo che in qualche caso molti giovani non si avvicinano alla professione proprio per non sostenere tali costi, il governo ha inserito nei commi che vanno dal 291 al 295 dell’art. 1 della legge di bilancio 2019 una formula che dovrebbe comportare il dimezzamento di tali costi. Come funziona? Andiamo a scoprirlo analizzando i singoli punti.

A CHI SPETTA. Innanzi tutto, bisogna specificare che la misura riguarda esclusivamente i giovani che il 1° gennaio 2019 non avevano ancora compiuto i 35 anni.

PER QUANTO TEMPO DURA. La misura, finanziata con 40 milioni di euro, avrà durata biennale, quindi potrà essere sfruttata per tutto il 2019 e per il 2020.

CHI RIMBORSA I COSTI. I giovani fino a 35 anni che hanno sostenuto costi per il conseguimento di patente e abilitazione professionale potranno farsi rimborsare il 50% di tali spese (ovviamente, dovranno essere debitamente documentate) dalle aziende di autotrasporto che decidono di assumerli con un contratto di lavoro a tempo indeterminato con le qualifiche Q1, Q2 e Q3 del CCNL logistica trasporto merci e spedizioni. Queste aziende devono essere iscritte all’Albo degli autotrasportatori e al Registro Elettronico Nazionale (REN).

COSA CI GUADAGNANO LE IMPRESE. Cosa ci guadagnano le aziende che rimborsano le spese ai novelli autisti? Innanzi tutto vanno a colmare una lacuna, visto appunto la carenza cronica e crescenti di conducenti di mezzi pesanti. Ma soprattutto lo Stato concede loro una detrazione d’imposta sul reddito delle società (IRES) lorda, pari ai rimborsi erogati, ma fino a un ammontare complessivo non superiore a 1.500 euro totali per ciascun periodo d’imposta.

ENTRO QUANTO VA EROGATO IL RIMBORSO. Il rimborso a favore dei giovani conducenti va concesso dalle imprese entro sei mesi: – dalla data di decorrenza del contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato; – dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio nel caso di conducenti già assunti e già inquadrati nelle imprese in questione, purché in possesso degli indicati requisiti.

POSSIBILI LIMITI. La detrazione dell’IRES fino a 1.500 euro può essere positiva per aziende che assumono uno o due autisti. È evidente invece che nel caso in cui gli autisti assunti fossero molti di più, i vantaggi tenderebbero a scemare, se non addirittura a svanire del tutto. In ogni caso entro tre mesi il ministero del Lavoro dovrà definire nel dettaglio le modalità concrete con cui attuare la misura e in particolare le modalità con cui il contributo va richiesto ed erogato.