Approvato il Decreto Dignità: cosa cambia per gli autotrasportatori

Approvato il Decreto Dignità: cosa cambia per gli autotrasportatori

Il Consiglio dei Ministri del 2 luglio 2018 ha approvato il Decreto Dignità che introduce misure urgenti per i lavoratori e le imprese.

Semplificazione fiscale e lavoro

Per quanto riguarda il settore degli autotrasporti, le novità introdotte riguardano principalmente la semplificazione fiscale per le imprese: in attesa di revisione del redditometro, infatti, sono stati sospesi i controlli dal 2016 (inteso come anno di imposta).

In materia di contratti sono stati ridotti i limiti al rinnovo del tempo determinato per favorire i rapporti di lavoro a tempo indeterminato.

Inoltre, per contrastare la delocalizzazione del lavoro all’estero è stata introdotta una sanzione “di importo da 2 a 4 volte quello del beneficio fruito” per le aziende che, dopo aver ricevuto aiuti statali per lo sviluppo della propria attività economica, “fuggono” fuori dal Paese.

Fatturazione elettronica e tracciabilità dei pagamenti

Com’era già stato anticipato, con il decreto legge del 28 giugno 2018, la fatturazione elettronica per “le cessioni di carburante per autotrazione presso gli impianti stradali di distribuzione” è stata ufficialmente rinviata al 1° gennaio 2019, quando scatterà l’obbligo per tutte le operazioni commerciali, sia tra le aziende che con i consumatori finali.

Non è chiaro se dal rinvio siano esclusi i distributori extra-rete, ovvero gli impianti aziendali interni, poiché normativamente non esiste una distinzione di specie.

Tuttavia, dal 1° luglio 2018 i soggetti titolari di partita Iva dovranno pagare l’acquisto di carburante con sistemi tracciabili (carte di credito, di debito, prepagate, bonifici bancari o assegno) per poter scaricare l’acquisto.

Di fatto, chi pagherà il rifornimento in contanti non potrà dedurre la spesa.