Al via gli incentivi per veicoli e trailer: 10.000 euro per gli Euro VI, 20.000 per gli LNG

Al via gli incentivi per veicoli e trailer: 10.000 euro per gli Euro VI, 20.000 per gli LNG

Da oggi, 18 settembre, è possibile presentare domanda per ottenere gli incentivi all’acquisto (anche tramite locazione finanziaria) di veicoli nuovi e semirimorchi, così come previsto dal decreto del ministero dei trasporti del 20 giugno 2017 (poi specificato con altro decreto del 17 luglio) ed entrato in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 1° agosto scorso. Stiamo parlando di un pacchetto di misure che vale complessivamente poco meno di 36 milioni di euro distribuiti in vario modo.

A sostenere quali acquisti sono destinati i 36 milioni di euro?

– 10,5 milioni di euro servono a sostenere l’acquisto di veicoli nuovi superiori alle 3,5 ton alimentati a metano, sia compresso (CNG) sia liquido (LNG), o elettrici (anche ibridi). Peraltro l’incentivo, rispetto agli elettrici non vale soltanto per l’acquisto di veicoli di fabbrica, ma anche per quello dei dispositivi che consentono la riconversione in elettrico di veicoli a trazione termica;

– 10 milioni di euro servono a sostenere l’acquisto di veicoli diesel Euro VI con peso da 11,5 ton in su, anche se, per godere del beneficio, è necessario rottamare un veicolo di analoga massa e ovviamente di classe Euro inferiore

14,4 milioni di euro servono a sostenere l’acquisto di rimorchi e semirimorchi nuovi a) per trasporto combinato, sia ferroviario (a norma con la normativa UIC 596-5) sia marittimo (dotati di ganci a norma IMO); b) dotati di dispositivi innovativi in grado di innalzare la sicurezza e l’efficienza energetica; c) da accoppiare a veicoli superiori a 7 ton allestiti per trasporti in regime ATP, rispondenti a criteri avanzati di risparmio energetico e rispetto ambientale. Di fatto è questa la principale novità di questa voce rispetto allo scorso anno;

– 1,050 milioni di euro servono a sostenere l’acquisto di casse mobili e rimorchi o semirimorchi porta-casse finalizzati a sostenere il ricorso a diverse modalità di trasporto senza rottura di carico.

Cosa accade se terminano i contributi?

Il ministero provvederà a una redistribuzione complessiva degli investimenti in maniera proporzionale. In pratica significa che se le domande fossero veramente tante gli importi da destinare alle singole imprese sarebbero un po’ inferiori rispetto al previsto.

Qual è il contributo massimo che può ottenere una singola azienda?

Ogni azienda iscritta all’Albo può presentare una sola domanda, esclusivamente in via telematica, attraverso il portale dell’automobilista. In ogni caso non è possibile che una soltanto ottenga una somma superiore ai 700.000 euro. Per esempio, ciò significa che una flotta può arrivare a ottenere il contributo per un acquisto massimo di 35 veicoli a LNG (20.000 euro di contributo x 35 = 700.000 euro).

I beni acquistati possono essere rivenduti?

In linea generale, sì. Però se si attende il 31 dicembre 2019 si evita di dover restituire il beneficio incassato. Dopo questa data invece la vendita diventa completamente libera.

Entro quale lasso di tempo vanno fatti gli acquisti per essere incentivabili?

Gli investimenti sono finanziabili esclusivamente se avviati dopo il 2 agosto 2017 e ultimati entro il 15 aprile 2018.

Ma al di là delle somme complessive stanziate, a quanto ammonta il finanziamento per le singole ipotesi di acquisto?

Il finanziamento cambia di intensità in base a cosa si acquista. Per la precisione, per gli acquisti di:

veicoli da 3,5 fino a 7 ton a metano CNG e ibrida il contributo è di 4.000 euro, mentre sale a 10.000 euro per i veicoli elettrici;

veicoli da 7 ton in su il contributo è pari a 8.000 euro per veicoli CNG e 20.000 euro per quelli LNG o ibrida;

– dispositivi per riconversione di veicoli 3,5 ton come elettrici, il contributo è di 1.000 euro;

per gli acquisti di veicoli Euro VI da 11,5 a 16 ton l’importo è di 5.000 euro per ogni veicolo rottamato;

veicoli Euro VI pari o superiore a 16 ton il contributo è di 10.000 euro per ogni veicolo rottamato;

rimorchi/semirimorchi a norma UIC 596-5 o IMO, il 10% del costo di acquisizione per le medie imprese e del 20% per le piccole imprese, con un tetto massimo di 5.000 euro; l’importo è pari a 1.500 euro per le imprese che non rientrano tra le PMI;

– rimorchi, semirimorchi o equipaggiamenti per veicoli sopra le 7 ton per trasporti ATP alimentate da motore Stage V o da unità criogeniche autonome non collegate con il motore del veicolo trattore oppure da unità elettriche funzionanti con alternatore collegato al motore del veicolo trainante, il contributo è il 10% del costo di acquisizione per le medie imprese e del 20% per le piccole, con un tetto massimo di 5.000 euro. Nel caso dei veicoli ATP viene incentivata anche semplicemente la sostituzione delle unità frigorifere/calorifere;

gruppi di 8 casse mobili e 1 rimorchio/semirimorchio porta-casse il contributo è di 8.500 euro per ciascun gruppo.

Una maggiorazione del 10% dei contributi – cumulabile e calcolata sull’importo netto del contributo – è riconosciuta alle PMI e a quelle aderenti a una rete d’impresa.

La dimostrazione che il veicolo acquistato rientri nelle categorie finanziate va fatta con la documentazione specificata nel decreto.

Fino a quando è possibile presentare domanda?

Entro il 15 aprile 2018 esclusivamente per via telematica, accedendo a questo sito

Le istruzioni per la registrazione su questo portale e per l’utilizzo del servizio telematico per la presentazione delle domande sono disponibili in questa informativa.

Per chi ne avesse bisogno, si tenga presente che esiste una guida su come utilizzare l’applicazione telematica.

Articolo estratto dal sito Uomini&Trasporti del 18.09.2017